
Il freddo, che insistette a lungo sulle Isole Britanniche e sul Nord Europa a causa della posizione settentrionale degli Anticicloni, riuscì a raggiungere l’Italia a metà Gennaio, iniziando quello che è stato probabilmente l’Inverno più freddo del XX Secolo, in Italia dopo quello del 1929.
In Italia il freddo si era visto nel gelido Natale 1962, per poi essere spazzato via dalle Correnti Atlantiche che resero il clima più mite e assai perturbato. La neve aveva fatto una prima apparizione in varie località di pianura del Nord Italia, per poi trasformarsi in pioggia.
Il 13 Gennaio 1963, mentre numerosi fiumi straripavano in Italia per le intense piogge, come nel Mantovano, in provincia di Massa, poi in Umbria con lo straripamento del Tevere, un fortissimo vento di Bora irruppe violenta in Friuli, con raffiche di 130 km/h a Trieste, dove caddero ben 20 cm di neve gelida.
La neve cadde sotto forma di blizzard nel Veneto e nel Friuli. I fiocchi di neve interessarono il giorno successivo l’Adriatico e parte del Centro Italia.
Caddero 10 cm di neve su Bologna e Ferrara, nevicò su tutta la Toscana (fino a 20 cm sulle colline attorno a Firenze), cadde la neve a Milano ed in tutta la Lombardia, ed una bufera di neve interessò l’Alto Adige, dove cadde circa un metro di neve al Passo Resia.
Contemporaneamente, le temperature crollarono fino a valori di -25°C in Alta Val Ridanna, -20°C al Passo Giovo.
Queste le temperature che si registrarono in quel giorno in Italia:
Bolzano: -4/-1
Trieste: -6/-3
Verona: -3/-1
Venezia: -5/-1
Milano: -3/-1
Torino: -3/ 0
Bologna: -3/ -2
Firenze: -2/ 0
Ancona: 0/ 3
Perugia: -3/ 5
L’Aquila: 2/ 4
Il freddo dilagò in tutta Europa: in Francia si registrarono -10°C a Parigi.
In Belgio, a Dunkerque, si poteva camminare tranquillamente sul mare congelato per un’ampiezza di 250 metri dalla costa.
Nelle immagini, da wetterzentrale, l’invasione fredda del 13 Gennaio 1963