Freddo glaciale dei giorni 11-12 Gennaio 1985

Dopo le nevicate ed il maltempo dei giorni 08 e 09 Gennaio, il sereno ed il tempo splendido si ristabiliscono sulla nostra Penisola, le temperature in quota risalgono leggermente, ma non così al livello del mare e sulle pianure, dove la massa d’aria fredda appena affluita, la calma di vento, e soprattutto l’effetto di albedo dovuto al suolo innevato fanno precipitare le temperature fino a valori mai visti prima.

Ecco infatti le temperature minime registrate il giorno 11 Gennaio:

Bolzano: -12; +2  Torino: -12; +2 Cuneo: -7; 0 Milano: -11; -5  Trieste: -4; +2  Venezia: -12; 0° Bologna: -16; -6 Ferrara: -19,4°; -8  Piacenza: -19,0° -2,8°  Brescia: -19: -4  Padova: -19: -4 Genova: -3; 0 Pisa: -14; +4  Firenze: -21,4; -0,4  Perugia: -10; 0 Forlì -18; -2  Rimini: -17: -2,8° Grosseto: -12,4°; +3 L’Aquila: -22; -5 Rieti: -20; -8 Piana del Fucino: -26,5°; -15,8;  Guidonia: -10; +2  Roma Ciampino: -11; 0  Frosinone: -18; +6  Campobasso: -8; -3  Napoli: -5; +4 Potenza: -9; -2

Questi straordinari valori rappresentano il record storico di freddo per numerose località, almeno dal dopoguerra, anche se su di alcune di esse il Febbraio del 1956 provocò valori ancora più bassi (esempio: i -22°C di Torino), mentre su altre località è il 1929 a detenere il record.

Il freddo fu comunque record nelle vallate dell’Italia Centrale, come nell’Aquilano, negli Abruzzi, nel Reatino e Frusinate.

Si registrarono comunque -30°C nella località di Pracchia, sull’Appennino Bolognese, la temperatura più bassa di quel giorno in Italia.

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