Le foto ad alta risoluzione, rilevate dall’ESA (European Space Agency) e dalla sua sonda Mars Express, avrebbero rilevato un ritiro dei ghiacci marziani, coperti da materiali di polveri ed erosione, e questo ritiro potrebbe avere contribuito ai dislivelli (anche di diverse miglia di ampiezza) presenti sulla superficie di Marte.
Sono presenti infatti sul Pianeta Rosso diversi avvallamenti e creste che i geologi interpretano come dovute allo scorrimento di ghiacci.
E c’è quindi il sospetto, stando sempre ai geologi, che il Pianeta sia stato ricoperto in gran parte di ghiacci più volte negli ultimi centinaia di milioni di anni.
Da una parte, questo potrebbe indicare la possibilità della presenza della vita su Marte (dove c’è acqua c’è vita), ma dall’altra pone in evidenza la probabilità che le Ere Glaciali Marziane possano essere state contemporanee con quelle Terrestri.
Se infatti queste “Ere Glaciali” Marziane non sono infatti dovute a cause endogene del Pianeta, ma alle variazioni dell’attività solare e della “costante solare”, allora anche sulla Terra le glaciazioni potrebbero essere state in contemporanea, ed anche il periodo di global warming attuale, essendo in contemporanea su Marte, potrebbe non avere cause antropiche bensì solari.
Mentre sulla Terra sono stati studiate tante cause per le possibili ere glaciali, come le variazioni delle correnti oceaniche, la deriva dei continenti, l’attività vulcanica, etc, su Marte l’unica causa possibile sembra essere proprio la variazione della radiazione solare.