Abbiamo parlato già in precedenti articoli del rischio di un brillamento solare particolarmente intenso, che può avvenire anche in fasi di attività solare piuttosto debole, e che potrebbe mandare in tilt la fornitura di energia elettrica su tutta la Terra.
Gli scienziati paventano l’arrivo di un “evento Carrington”, la tempesta solare intensissima che si verificò il 01 Settembre 1859, e che paralizzò le linee telegrafiche per circa 14 ore, provocando nel frattempo aurore boreali fino a zone del tutto insolite, come Roma, Cuba, le Isole Hawaii e la Giamaica!
Ebbene, un evento simile, ma non così intenso, portò il mondo sull’orlo della Guerra Nucleare, allorchè si interruppero improvvisamente le comunicazioni radar e radio di tre siti di sorveglianza di missili balistici situati nelle zone Artiche.
Questo poteva essere considerato un atto di guerra da parte dell’allora Unione Sovietica, e dare inizio ufficialmente ad un disastro nucleare.
Fortunatamente, fin dal 1960 il NORAD aveva iniziato una sorveglianza speciale giornaliera dell’attività della nostra Stella, in particolare dei brillamenti solari che potevano provocare disturbi nelle comunicazioni via radio.
Il 18 Maggio 1967 comparve sulla superficie solare un grosso gruppo di estese macchie.
il 23 Maggio osservatori in Colorado ed in New Mexico osservarono un bagliore addirittura ad occhio nudo, mentre un radio osservatorio in Massachusetts osservò un livello senza precedenti di onde radio provenienti dal Sole.
Il NORAD del centro di Colorado Srings emise subito un avviso di pericolo di interruzioni delle comunicazioni radio entro le successive 24-36 ore, per cui quando si interruppero le comunicazioni con i radar per il rilevamento di missili sovietici si impedì ai comandanti delle forze aeree di rispondere al supposto attacco da parte degli URSS.
Si trattò quindi di un giorno di grande pericolo per il nostro Pianeta, fortunatamente sventato grazie alle osservazioni da parte del gruppo di ricercatori solari di Colorado Springs.
L’intero articolo è disponibile a http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/2016SW001423/pdf