Si tratta delle mappe NCEP CFSR, che effettuano delle Reanalisi delle temperature globali, estese a tutto il territorio mondiale, comprese le zone che non presentano dati termometrici, e che rappresentano un po’ il limite per tutte le rappresentazioni di andamento termico globale a causa delle inevitabili approssimazioni.
In questo caso la copertura è completa, e le temperature risultanti sono molto simili a quelle che poi saranno i risultati del GISS, che vengono emessi però a distanza di alcune settimane.
L’anomalia complessiva è stata di +0,706°C, in calo rispetto al mese di Febbraio quando fu pari a +0,817°C, il punto più alto raggiunto negli ultimi anni, e rispetto anche a Marzo, quando fu di 0,794°C.
Nel calo delle temperature globali c’entra, ovviamente, il calo del Nino, che ha surriscaldato il nostro pianeta nel corso della stagione invernale.
Le zone tropicali si presentano ancora calde, con anomalia di +0,821°C, così come l’Artico, con anomalia pari a +1,96°C, ma notevoli sono i riscaldamenti in Groenlandia e Siberia.
Molto freddo, invece, quasi tutto il Canada, mentre gelido è stato anche l’Antartide, con anomalia pari a -1,05°C.
Riguardo all’Europa: la grossa ondata di freddo , gelo e neve della terza decade di Aprile ha spazzato via le prime due settimane primaverili, in particolare sul lato centro occidentale europeo che, alla fine, ha visto un Aprile lievemente sotto la norma.
Questo sulle Isole Britanniche, in Spagna, ed anche in Francia, Danimarca, Norvegia, mentre la Germania ha avuto temperature quasi normali (+0,3°C lo scostamento medio dai calcoli DWD).
L’Est europeo e la Russia non hanno invece invertito il trend, ed anche l’Italia, malgrado una terza decade fredda di Aprile, non è andata sotto la norma, anzi, l’intero Paese ha presentato anomalie positive di almeno 2°C.