Abbiamo sentito parlare a lungo dell’attività solare, della sua possibile influenza sul clima, del Riscaldamento contemporaneo e della possibilità che esso sia, almeno in parte, dovuto alla CO2, oppure ad una esasperata attività da parte della nostra Stella.
In realtà, la “ricostruzione” dell’Attività solare nei secoli passati è possibile, occorre esaminare la quantità di C14 (un isotopo del Carbonio), presente nei reperti organici del passato.
La quantità di questo isotopo varia a seconda della maggiore o minore attività della nostra Stella, ed è possibile in questo modo ricostruire tale livello presente nel passato.
Il grafico sottostante mostra quella che è la variazione della quantità di energia solare in arrivo sul nostro Pianeta, dal 900 dopo Cristo ad oggi.
Notiamo che il Sole ha passato alcuni periodi di massima attività, tra cui uno lunghissimo, il famoso “Massimo Medievale” attorno all’anno 1200, ed il massimo attuale, che appare essere il più forte di tutti!
C’è anche un minimo pronunciato, il ben noto “Minimo di Maunder, alla fine del Seicento, preceduto da un altro minimo, quello di Sporer, attorno al Cinquecento.
Il fatto che il massimo medievale e quello attuale, coincidano con un forte Global Warming, mentre i due minimi coincidano con il noto periodo della Piccola Età Glaciale, indicano come il Sole abbia un’influenza determinante nello scatenare periodi di freddo e di caldo di durata secolare sul nostro Pianeta, anche per piccolissime variazioni dell’attività solare stessa.