I modelli matematici dopo vari run che confermano un evento estremo, in specie un’ondata di freddo, quasi sempre ritrattano con una serie di run estremi per poi tornare sui loro passi e proporre una linea di tendenza che sarà quella più prossima ad una evoluzione di alta affidabilità.
In questi istanti è in uscita il nuovo RUN GFS, quello 18Z del 7 Gennaio. Ciò dopo un run serale decisamente pessimo per i nivofili e freddofili. In specie perché in Europa si potrebbe realizzare una combinazione abbastanza rara.
In considerazione della tarda ora, abbiamo preso in esame la proiezione per il 12 Gennaio 12Z, e già in una previsione a breve termine si notano sostanziali differenze.
L’aspetto generale del 18Z è più freddo del 12Z.
Il promontorio anticiclonico delle Azzorre è meno pronunciato.
Il freddo conquista maggiori territori verso sud nel 18Z rispetto al 12Z.
Solo nell’osservazione sommaria di alcuni dettagli è tangibile la serie di aggiustamenti che si hanno run dopo run da parte di un modello matematico. Questo esprime la fisica dell’atmosfera terrestre in equazioni numeriche complesse, elaborate da super computer.
Mai e poi mai una proiezione è affidabile al 100%, ma la meteorologia moderna è questa, non è più quella dei proverbi o segni premonitori.