Il 7 gennaio 1985 temperature gelide si regitrano su tutto il Centro-Nord italiano. La frazione di Livigno Trepalle tocca -38°C, Roma -10°C, Genova -7°C, gela il Lago di Massaciuccoli vicino Viareggio. Il tutto in attesa della neve che cadrà copiosa l’indomani.

Baroni è clamoroso al TG3 della sera: “Può nevicare su tutta Italia, e per 2-3 giorni di seguito, escluso la Sicilia, a causa della confluenza di correnti da nord e da sud, e nevicherà in modo abbondante ed intenso!
La situazione è eccezionale, in quanto la media secolare di neve a Roma è di 1,6 giorni l’anno.
Non solo, dopo il 10, torneranno le schiarite per nuovi venti glaciali dall’Artico: tornerà il gelo, ma questa volta sulla neve caduta!”.
Anche Edmondo Bernacca, intervistato da “La Nazione”, afferma che “dal nord Europa è in arrivo una nuova perturbazione, che dopo aver attraversato la Francia investirà l’Italia. Essa porterà aria gelida e nuove precipitazioni nevose. Ne avremo per tutta la settimana e forse anche per alcuni giorni dopo domenica 13”.
Sempre Bernacca smentisce la voci catastrofistiche che parlano di “imminente era glaciale” e aggiunge che “il freddo di questi giorni non è poi così eccezionale come siamo portati a credere. Prendiamo Firenze e vediamo che vi fu registrato un -12,8° nell’inverno ’68, -10,6° nel febbraio ’56, -8,6° nel marzo ’49”, mentre per Roma il mitico colonnello ricorda la grande nevicata del marzo 1971. Ma quanto accadrà nei giorni seguenti a Firenze, e non solo, dovrà per forza far rispolverare l’abusato aggettivo “eccezionale”.
Alle 15 il fronte di irruzione di aria fredda, che è sceso dalla Finlandia sulla Francia, provocando neve a Parigi, è sui Pirenei. Esso arriverà in serata sul Mar Ligure.
“La Nazione” va in macchina nella notte tra 7 e 8 gennaio con la seguente previsione:
Su tutte le regioni generalmente coperto con precipitazioni prevalentemente nevose più intense sul settore centro-occidentale del nord e sul versante centrale tirrenico. Gelate ovunque anche di giorno. Temperatura stazionaria. Venti moderati o forti. Mari: molto mossi, localmente agitati.




Nel prossimo capitolo narreremo la cronaca dell’8 gennaio, giornata di grandi nevicate sul Nord Italia ed in Toscana.
Pubblicato da Marco Rossi e Giovanni Staiano