Questa era la mappa di questa mattina alle ore 06 UTC (fonte: ogimet.com).
Si nota subito la presenza di temperature minime particolarmente basse sull’Est europeo, con valori che raggiungono i 20-25°C sotto lo zero sulla Russia, mentre un secondo “nucleo freddo” si presenta sui Paesi Baltici e la Bielorussia, dove si raggiungono i 17-18°C sotto lo zero.
Infine, un terzo nucleo abbraccia l’Ucraina, dove si riesce ad arrivare a valori di 20°C sotto lo zero.Si tratta della prima vera invasione d’aria fredda di origine continentale che riesce a far scendere i valori termici abbondantemente sotto i -20°C.
L’aria fredda riesce ad abbracciare anche i Balcani, la Polonia, la Germania, anche se con valori decisamente più miti.
Le anomalie termiche su Russia, Paesi Baltici, Ucraina, sfiorano i 15-18°C al di sotto della norma di questo periodo.
Si tratta di una vera “spada di Damocle”, un freddo che sta a dimostrare come il Generale Inverno non sia scomparso quest’anno, ma abbia anzi una gran voglia di espandersi verso il nostro Continente.
E’ ancora forse presto per un’ondata di freddo russo in grande stile sull’Europa, ma le premesse cominciano ad esserci, accompagnate dal fatto che quest’anno sia la copertura nevosa siberiana anticipata, sia le temperature molto al di sotto della norma in Asia Centrale indichino una stagione invernale russa sopra le righe, e quindi con buone possibilità di espansione verso levante di questo freddo nel corso dei prossimi tre mesi.