FREDDOFILI .IT Nel lontano passato appaiono tracce di importanti eruzioni vulcaniche, che hanno segnato in qualche modo per alcuni anni il clima terrestre.
Nel 186 dopo Cristo esplose il vulcano Hatepe, in Nuova Zelanda, con una delle massime eruzioni degli ultimi 5000 anni.
L’eruzione è stata classificata come VEI 7 , con l’immissione in atmosfera di oltre 150 km3 di materiale piroclastico, di cui 30 km cubi in pochi minuti.
Tale eruzione fu probabilmente superiore a quella del Monte Tambora del 1815, che provocò il famoso “anno senza estate” del 1816 in Europa e Nord America.
Ed anche allora le conseguenze climatiche furono determinanti: i cieli si tinsero di rosso sia a Roma che in Cina, e si ebbe negli anni successivi un peggioramento climatico, con raffreddamento, peggioramento dei raccolti in Europa, ed in un’epidemia di peste (la “peste di Cipriano”), che colpì duramente l’Impero Romano, privandolo di braccia per l’agricoltura e di soldati per la sua difesa.
Tale eruzione sicuramente non ebbe la portata per cambiare definitivamente il clima, ma si inserì in una tendenza ad un raffreddamento secolare, che ebbe modo di acuire per diversi anni o pochi decenni, provocando una crisi nell’economia dell’epoca.